Il Festival dei Giardini di Chaumont propone ogni anno
la creatività di nuovi talenti che sfidano la natura e propongono progetti
studiati in base ad un tema predefinito.
Quello di quest'anno è " Giardini di Delizie, Giardini di Deliri",
un tema sicuramente
un tema sicuramente
stimolante ed affascinante pensato per esaltare il giardino
come luogo di allegria, euforia, felicità ed appagamento dei sensi.
Passeggiando dentro i vari giardini che concorrono al Festival, è possibile scoprire curiosità che si burlano dell'accumularsi di sorprese visive, olfattive idrauliche...
Un trionfo di arte topiaria, follie contemporanee, giungle in miniatura, giochi d'acqua, eccentricità botaniche, ortaggi e frutti fenomenali.
Prima di iniziare il nostro giro con Tea, vi ricordo che potete
organizzare una visita al Festival dei Giardini fino al 21 Ottobre
Il primo giardino che incontriamo porta un nome davvero allegro:
"SCENE DI UNA FESTA" ,in francese, "Coulisses d'un festin"
Questo giardino è stato pensato come un orto magico che tende all'assurdo,
con ortaggi giganti e confetture insolite.
E' un mix tra cucina e giardino con un albero che raccoglie ricette bizzarre ideate da cuochi ed appese a disposizione di tutti.
I progettisti di questo giardino sono:
Etienne RIVIÈRE, Aline GAYOU, Mathilde COINEAU, Marion DELAGE, Pauline BERTIN, Laura YORO
Fagioli rampicanti, cetrioli, caprifoglio, carciofi giganti, zucche magiche, cavoli,uva spina, fragole e tante altre piante, animano questo giardino di deliri e delizie.
Venite a scoprire il secondo giardino...
"LE JARDIN BLEU D'ABSOLEM"....
“Il bruco e Alice si guardarono un istante in silenzio. Poi il bruco estrasse il narghilé
dalla bocca e le rivolse la parola con voce assonnata e strascicata. Chi sei?”
Il visitatore viene travolto e letteralmente rapito
dalla magia di Alice, fino a che non si ritrova al centro del giardino dove
farfalle blu spiccano il volo sopra i tappeti....
Progettisti: Jérôme HOUADEC, artista scenografo e Christian HOUADEC, paesaggista.
"LECHE VITRINE" un altro progetto francese che tradotto in italiano
diventa "guarda la vetrina".
Al centro del giardino, infatti, è stata collocata una "gabbia" in ferro con degli oblò
che permettono di osservare i fiori ma non di toccarli.
E se la struttura in ferro si chiudesse ed imprigionasse
il visitatore?
Progettisti: ATELIER RURALTACTIKS - Nicolas EPAILLARD e Benjamin JARDEL, architetti e YOHIMBE PAYSAGISTE - Julien MASSÉ, paesaggista
Continuate il tour con Tea per i Giardini di Chaumont Venerdì!
...le tue foto sono incantevoli, come le mete dei tuoi viaggi,rimaniamo in contatto,mi piace molto il tuo stile e linkero' il tuo blog nella mia pagina,baci !
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